Ci salutiamo e buone vacanze con…”Camminiamo insieme” luglio 2017

IL CAMPO SHALOM 2017

Non è facile fare un bilancio sintetico del campo Shalom appena vissuto, condensare in poche parole una settimana di ”full immersion” nell’impegno e nelle emozioni; lo faccio quindi in maniera estrema parafrasando un vecchio detto popolare: gioie e sudori. Se la sintesi è sembrata eccessiva, entrerò un po’ nel merito: la fatica è sempre tanta e spesso, dal punto di vista pratico, non molto produttiva (qui possiamo sicuramente migliorare). Di contro i motivi per rallegrarsi sono molteplici: l’entusiasmo dei ragazzi, l’impegno e la capacità di alcuni di loro ormai “veterani” nel guidare ed animare il campo, la passione e la bravura dello staff di cucina che ci ha letteralmente coccolati, ecc. ecc.

Di particolare importanza, come sempre, le serate di approfondimento: ne ricordo una per tutte, quella su Annalena, profonda e toccante. Grazie Andrea, grazie ragazzi del musical.

In conclusione, tornando alla sintesi, riporto la riflessione di uno dei ragazzi che, dopo essersi informato sulle tante opere che il Comitato promuove in giro per il mondo, ha detto: “Adesso anch’io posso dire di aver fatto la mia piccolissima parte”.

Michele

 

10 settembre: tutti a Caldarola!!!

La struttura multifunzionale donata dal Comitato al Comune di Caldarola è ormai pronta e il 10 settembre andremo ad inaugurarla e a dedicarla ad Annalena Tonelli.

Sarà un momento significativo a cui parteciperà anche il nostro Vescovo, Mons. Lino Pizzi.

Organizzeremo a questo scopo la nostra abituale gita sociale annuale che avrà quindi un significato di festa con gli abitanti di Caldarola.

Il programma prevede:

  • ore 10,00: arrivo a Caldarola

  • ore 10,30: inaugurazione della struttura

  • ore 11,30: S.Messa concelebrata dai Vescovi di Forlì e Camerino

  • ore 13,00: Pranzo con la comunità di Caldarola

  • al termine festa con la partecipazione della banda di Caldarola.

E’ prevista anche una visita del centro storico, fortemente danneggiato dal terremoto ed ancora in attesa di riattivazione.

I costi del viaggio saranno a carico del Comitato, mentre i partecipanti pagheranno solo la quota del pranzo che sarà allestito da un ristoratore di Caldarola con la collaborazione logistica dell’Associazione “Il Mulino” della Protezione Civile di Bertinoro.

Credo non sfugga a nessuno il significato questa giornata, di intensa solidarietà con la popolazione di Caldarola, ancora sottoposta a frequenti scosse.

E’ anche il momento finale di un progetto durato un anno, che ha comportato un grosso sforzo organizzativo oltre che una spesa non indifferente e che costituisce tuttora l’unica struttura stabile realizzata a Caldarola.

Perciò rinnoviamo l’invito: venite tutti a Caldarola!!

Roberto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUERRINA

 

Sul manubrio della sua bicicletta, sulle ali di un aereo, nella stiva di una nave, viaggiano gli indumenti che raggiungono i fratelli bisognosi in tutto il mondo.

Agata Monaca, dal Mozambico, in risposta, scrive: “Grazie di tutto, ma soprattutto grazie perché ci siete, silenziosi maestri di vita, generosi donatori di speranza”. A chi, se non a lei? A Guerrina queste parole sono indirizzate.

Il sacerdote nell’ omelia, alla Eucarestia per Guerrina, l’ ha chiamata: “Regina degli stracci”, espressione di regalità autentica perché interessata agli altri, come una regina verso il suo popolo, per il suo bene.

Impegno e fedeltà continui, senza clamore, non avidi di successo, con la sola ricompensa di aver dato un sorriso ad un fratello con quella tenerezza di una madre rispettosa di ogni dignità.

Annalena voleva essere solo solco fecondo, concime per vite rinate nell’amore; Guerrina ha tracciato il suo solco, profondo, accogliente, lungo e continuo; a noi tocca riempirlo di semi generosi, capaci di generare quella fedeltà silenziosa e concreta che la cara centenaria ci ha così a lungo testimoniato. . . Raffaella

 

Dalla S. Messa di chiusura del Campo Shalom

Pubblichiamo alcuni stralci dalla omelia di don Andrea Carubia pronunciata nella S.Messa che ha chiuso il Campo Shalom di quest’anno, alla quale hanno partecipato molti ragazzi impegnati nel campo, diversi loro genitori e, purtroppo, pochi soci del Comitato.

I primi cristiani per paura di essere perseguitati si riunivano nelle case. Il tempo lo trovavano di notte e si riunivano in preghiera , si riunivano la sera nelle case, di domenica, che noi chiamiamo la giornata del Signore.

Venivano perseguitati anche perché considerati una setta perché si era diffusa la notizia che i cristiani erano “cannibali” è perché dicevano di nutrirsi del corpo e del sangue di Cristo.

La domanda è: i cristiani sono o non sono cannibali? E’una bella domanda; chiaramente NO ma anche SI’; è vero che noi ci nutriamo del corpo e del sangue di Cristo; noi vediamo un pezzo di pane sottile, del vino, però quel pane e quel vino nella fede e con la preghiera che facciamo insieme, ci collegano direttamente al giorno in cui Cristo si è donato, si è offerto a tutti noi, e lì sì che Dio ha offerto la sua carne in croce che è stata squarciata ed è uscito anche il sangue, e ciò che ci vuol dire Gesù: “ Quello che voi farete, di prendere di quel pane e di quel vino, vi collega direttamente all’offerta mia , al dono che ho fatto di me stesso, io sono quel vino e quel pane” .

Noi lo mangiamo nel pane e lo beviamo nel vino, ma ci collega misteriosamente, per la preghiera che facciamo e per la fede che abbiamo, a quel sacrificio lì, allora noi ci nutriamo del sangue e del corpo del Signore e soprattutto del dono che Gesù ha fatto all’umanità intera; quand’è che noi facciamo l’Eucarestia?, quand’è che noi ci nutriamo del corpo e del sangue di Cristo? Sì, quando lo celebriamo sull’altare, ma non solo questo, Gesù dice che si può fare dono ai fratelli nell’amore, nella carità; noi ci nutriamo e diamo in pasto Gesù quando ci doniamo. Quando voi in questi giorni avete donato del tempo, avete donato voi stessi, avete fatto comunità, siete stati insieme; vi siete fatti dono, ma forse non è così tangibile, è più facile quando abbiamo un povero davanti; per noi è la distanza, ma quello che fate è dono, è dono per i poveri, anche voi avete scritto: questo corpo è il dono per eccellenza per chi ha bisogno, anche voi vi siete fatti dono l’uno per l’altro.

Vedete quanti modi ci sono per fare Eucarestia? Non solo sull’altare, quello è un momento importantissimo per chi ha la fede, misteriosamente tutte le volte che ci amiamo, che ci facciamo dono gli uni agli altri o che facciamo un dono, doniamo noi stessi agli altri, lì noi ripetiamo quel sacrificio, lì noi doniamo il sangue e la carne di Gesù.

I cristiani si danno in pasto con la loro fede; i cristiani sono coloro che si danno per eccellenza, che si danno in pasto col loro corpo, col loro tempo, con la loro fatica, per i fratelli.

Don Andrea

 

UNA DIFFERENZA SIGNIFICATIVA

Nel posto di solito riservato ad evidenziare una delle frasi che sono esposte in giro per il Comitato, voglio riportare un episodio di cui sono stato testimone diversi anni fa e che mi è sempre rimasto molto impresso.

Ad una Messa in montagna con famiglie in vacanza, alla preghiera dei fedeli l’officiante invita i presenti ad esprimersi.

Si sente: ” O Dio fa che i poveri abbiano da mangiare…”, poi: “O Dio fa che gli ammalati riescano a sopportare le loro pene….”, oppure anche: “O Dio fa che nel mondo regni la pace” e così via.

Terminati gli interventi dei fedeli, il sacerdote (don Mino) fa: “O Dio fa che NOI impariamo ad aiutare i poveri, a confortare gli ammalati, ad essere i primi portatori di pace”.

Credo che non servano commenti. . Iano

 

IL VOLONTARIO INVISIBILE

Corre su e giù per le scale come avesse sempre fretta. Passa a volo d’uccello da un reparto all’altro: lo cerchi fra i mobili dove è appena sceso, e ti dicono che è già di sopra fra i medicinali, quando sei sicuro di trovarlo in ufficio è già fuori nel pulmino per portare i pacchi alla posta, oppure è ‘nascosto’ in officina a riparare qualcosa.

Pare sempre di fretta o è introvabile! Perché? Forse perché sempre occupato da qualche parte a cercare di soddisfare piccoli ‘banali’ servizi che qualcuno fuori o dentro il comitato gli richiede.

Se riesci a fermarlo un attimo, ti accoglie con mitezza e disponibilità: cerchi un opuscolo, una foto, un oggetto qualsiasi, si appunta subito in un foglietto la richiesta e non c’è dubbio che ti trovi presto esaudito.

. Quando trovi la porta aperta nel mezzanino, sei quasi certo di trovarlo ‘imboscato’ là dentro, fra scaffali di libri, faldoni, posters, manifesti, cancelleria… nell’ archivio del comitato, che dagli inizi ha curato e organizzato con la sua proverbiale meticolosità e dove quasi solo lui conosce perfettamente la collocazione di ogni cosa.

Si porta spesso a casa montagne di matite usate per renderle appuntite e usabili: parte vengono lasciate negli uffici del comitato, parte inserite nei pacchi inviati alle varie missioni del Terzo Mondo, in mezzo a medicine, indumenti, materiale sanitario e… caramelle perché anche una matita, o una caramella può” aiutare a resistere.

Da anni chiede e raccoglie dovunque francobolli usati che con pazienza certosina distacca dalle vecchie buste nelle ore serali (non ama la TV) e li invia ad associazioni missionarie.

Ciascuno di noi si trova periodicamente fra le mani il giornalino del comitato e dimentica che è sempre lui che lo cura con costanza e passione… raramente trovi un suo articolo, ma è perennemente preoccupato che le principali notizie del comitato vengano lette dai soci e dai volontari. Per favorire e sollecitare la lettura di tutte le pagine, inserisce quasi ‘furtivamente’ alcune barzellette.

I posters, i manifesti, le locandine che ci accompagnano lungo le scale e all’ingresso del comitato sono un altro suo silenzioso impegno così come a lui e alla sua previdente generosità dobbiamo d’estate i locali e gli uffici del comitato rinfrescati col condizionatore sin dal nostro arrivo in sede. Lui dorme poco e la mattina arriva spesso in anticipo sugli altri .

Il Comitato nato nel 1963, vive ed opera da oltre 50 anni.

Molti volontari e amici sono ‘andati più avanti’. Pochissimi di noi della prima ora sono ancora qui a faticare un poco ‘per gli ultimi’, per sentirsi ancora parte di una straordinaria avventura che ci ha imparentato col mondo.

Noi amiamo sempre ricordare che non sarebbe mai iniziata questa avventura se non ci fosse stata Pina Ziani, il suo grande cuore, la sua meravigliosa intelligenza e sensibilità, la sua straordinaria umiltà e mitezza e, accanto a lei (amata e conosciutissima in città), persone ‘speciali’ che hanno camminato sulle sue orme… (non si può nominarle tanto grande è il loro numero), persone comuni, semplici e capaci di invisibili servizi che hanno collaborato con fedeltà e passione facendo sì che il comitato diventasse ciò che è.

Oggi vari soci e volontari si sono ritirati per malattia, anzianità, ma il nostro volontario invisibile continua a ricordarli, a visitarli, a farli sentire ancora parte di questa grande realtà. Lui sa bene che le loro vite donate sono semi gettati nelle fondamenta del comitato. Vite invisibili che non hanno mai avuto lo smalto della pubblicità, né l’onore della prima pagina di un giornale, ma sono scritte in eterno nei cuori di tanti ‘ultimi’ vicini e lontani.

Si è avverato anche per loro quello che Annalena, citando Teilhard De Chardin diceva di sè : ” Non posso e non voglio essere un maestro, prendete di me ciò che più vi aggrada e costruite il vostro personale edificio. Non desidero che di essere gettata nelle fondamenta di qualcosa che cresce”.

Anche il nostro volontario di invisibili quotidiani servizi, non cerca riconoscimenti e gratitudine e non è neppure consapevole di alleggerire con il suo impegno la responsabilità e la fatica dei vari responsabili. Noi possiamo solo dirgli grazie per l’esempio, la lezione di umiltà, di accoglienza, di gratuità che ci offre ad ogni incontro, e la ‘leggerezza’ con cui risponde ad ogni richiesta.

Mi piacerebbe ricordarlo con il suo nome, ma dovrei citarne tanti altri presenti e passati nella nostra lunga storia di solidarietà intorno al mondo…. altri che, rimanendo fedeli al loro umile servizio fra mobili polverosi o dietro il banco di un reparto o dietro una scrivania in ufficio, hanno contribuito a dare visibilità e credibilità al comitato e hanno soprattutto donato conforto, guarigione, speranza e vita a creature sconosciute. – . Maria Teresa

Nota: Lo “scrivano” di questo giornalino, mentre ringrazia, dissente da alcuni concetti eccessivamente benevoli contenuti in questo articolo (peraltro riferentisi al passato) e specialmente per l’ essere accostato a persone di così alto livello.

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UN RINGRAZIAMENTO

I primi mesi del 2107 sono stati per me mesi di prova

La vicinanza da parte degli amici del Comitato con visite, telefonate, messaggi, mi è stata di aiuto.

Grata, ringrazio di cuore dell’attenzione nei miei confronti.

Carmen Babini

 

dalle missioni

Pubblichiamo una breve letterina inviata al Comitato da padre Federico Trinchero, da Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana

Ciao, nell’ultimo scatolone da voi inviato c’era diverso materiale per neonati.

Questa mattina si è presentato un povero cieco divenuto padre per la quarta volta, di un bel maschietto. Gli ho consegnato il latte in polvere, biberon, materiale per l’igiene dei neonati… Tutto nella borsa sostenuta dal primogenito che potete vedere nella foto.

Una coppia molto giovane e molto povera, come capita spesso da queste parti. Insistevano per chiamare Federico la loro ultima creatura.

Un grande grazie da parte mia e da parte loro.

P.S. Oggi abbiamo recuperato altri due pacchi: latte in polvere, vitamine antimalarici, paracetamolo, doxiciclina, nastro, ecc. Una parte sarà inviata al nostro dispensario al nord.

Padre Federico Trinchero, da Bangui

 

 

Giudizi e pregiudizi (Pensieri razzisti e… antipensieri)

Quando vedo una bella macchina con la targa dell’ Europa dell’ Est sfrecciare sicura sulle nostre strade, subito penso che la persona che guida sia un mafioso o peggio (se può esserci un peggio di così)…..

….poi leggo: (Dossier Idos/Unar) …..che nel periodo 2004-2013 le denunce penali verso italiani, a fronte di una popolazione in leggera diminuzione, sono aumentate del 28% mentre quelle a carico di stranieri, a fronte di una popolazione più che raddoppiata, sono diminuite del 6,2%.

Quando sento le cifre dei migranti che sbarcano sulle nostre coste, penso a come faremo a dar loro da mangiare…. penso che porteranno via il lavoro ai nostri giovani….

ma poi leggo: ..…nell’ultimo rapporto dal titolo “L’impatto fiscale della immigrazione, elaborato dalla Fondazione Leone Moressa, che ogni anno gli immigrati versano alle casse pubbliche quasi 11 miliardi di contributi previdenziali, che equivalgono a 640mila pensioni italiane,  ai quali vanno aggiunti 7 miliardi di Irpef. Di contro, i 5 milioni di stranieri che vivono in Italia costano allo stato circa 15 miliardi di euro. Negli anni dal 2011 al 2015, mentre le imprese condotte da italiani sono diminuite del 2,6%, quelle condotte da immigrati sono invece aumentate del 21,3%; gli imprenditori immigrati sono più che raddoppiati nelle sartorie (+129,7%), dove sono leader i cinesi, nelle imprese di pulizie (+108,8%), in larga parte condotte da rumeni, egiziani e albanesi, e fortemente aumentati nelle ditte di giardinaggio (+74,5%), la metà delle quali guidate ancora una volta da nativi della Romania e dell ‘Albania. Negli ultimi cinque anni la crescita di attività artigiane di immigrati ha frenato la caduta dell’intero settore.

Il razzolante

 

ULTIME DECISIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Perù – Chimbote: per la costruzione di un piccolo ristorante e attività di pasta fresca – padre Samuele Zattini, del gruppo Operazione Mato Grosso – concesso contributo di €. 8.000.

Italia: per le loro attività benefiche concessi contributi a:

Cosmohelp: €. 6.000;

Fondazione Banco Alimentare: €. 3.000;

Unitalsi: €. 3.000;

Seminario diocesano di Forlì: €. 3.000;

Gruppo “Operazione Mato Grosso”: €. 12.800

 

 

E’ VENUTO A TROVARCI AL COMITATO

  • Padre Marcello Signoretti – che in Etiopia ha avviato tante iniziative per gli emarginati (ragazzi di strada, carcerati, acquedotto….). Ora ha in progetto una casa ove accogliere le ragazze tolte dalla strada.

 

 

UN INVITO

Tutti i soci, e particolarmente i responsabili dei reparti, sono invitati a collaborare affinché questo giornalino raggiunga tutti i volontari, anche e soprattutto quelli che, per qualsiasi ragione, frequentano poco il Comitato.

E’ anche opportuno darne copia anche a tutti gli amici, collaboratori, sostenitori delle nostre attività, anche se non soci.

 

PER LE VACANZE ESTIVE IL COMITATO RESTA CHIUSO DAL 29 LUGLIO AL 27 AGOSTO

buone vacanze a tutti

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