Editoriale
Far fiorire le persone
E’ con un certo dispiacere che dobbiamo ammettere che i progetti a Wajir in Kenya per le opere di Annalena (Ospedale Antitubercolare e College per la formazione di operatori sanitari di base) non procedono come dovrebbero, anzi sono praticamente fermi.
Sarebbe troppo complesso in questo foglio analizzare le molteplici cause (lo faremo in una prossima assemblea) e a queste ha dato un colpo decisivo la scomparsa di Joe Morris che stimolava e controllava continuamente i responsabili dell’Annalena Trust.
Per questo il Consiglio Direttivo del Comitato, all’unanimità, in accordo con Bruno Tonelli e Maria Teresa Battistini ha deciso di orientare i fondi per le opere di Annalena verso la creazione di borse di studio che offrano a giovani motivati ma privi di mezzi la possibilità di conseguire una qualificazione sanitaria (medico, infermiere,…) o educativa per dare poi un contributo al proprio paese.
La ricerca di punti di eccellenza con garanzia di continuità nel tempo ha, al momento portato ad erogare questi aiuti:
- Etiopia: 3 Health Centers coordinati da sr. Monica Da Dalt: saranno date borse di studio per tre o quattro anni a 11 persone: 3 medici, 2 infermieri, 1 farmacista, 2 tecnici di laboratorio, 3 insegnanti
- Camerun: Scuola di sorella Rosa: borsa di studio per tre anni per formare un giovane insegnante dei sordi
Inoltre stiamo valutando altri casi: in Somaliland per formare interpreti per sordi, e in India, Tanzania e Brasile per formare personale sanitario.
Qualcuno potrà forse obiettare che così si esauriranno in tanti rivoli i fondi destinati ad una grande opera nel nome di Annalena.
Ma cosa c’è di più grande del far fiorire persone capaci e motivate che possano vivere vicino ai poveri e a loro volta far fiorire altre persone?
“Ma io sento che questa è la strada: il cammino della preparazione paziente, silenziosa, umilissima…non c’è altra strada.” (Annalena, Wajir,19 luglio 1970)
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ULTIME NOTIZIE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO
E stato destinato al Comitato un lascito del defunto Ulivi Derves di Meldola di circa 20.000 euro.
Etiopia: Gassa-Chare: sono necessari un generatore ed un pozzo per acqua potabile per un asilo ed una mensa per poveri, gestiti da suore; elargiti 15.000 euro per il generatore
Davide Rosetti ha informato che dal 9 al 14 settembre 13 ragazzi, che hanno partecipato a passate edizioni del Campo Shalom, si sono resi disponibili a venire ad aiutarci
Etiopia: Sashamane: il Comitato ha finanziato il progetto “Senza scuola che vita è?” per la costruzione di aule distrutte dalle termiti; per l’attivazione di un’aula polifunzionale; deciso un contributo di 10.400 euro.
Palestina: Gaza: inviati 5.000 euro per le prime necessità a don Mario Cornioli a cui abbiamo inoltre comunicato la disponibilità ad esaminare un progetto di medio periodo.
Etiopia: Soddo: Don Marcello Signoretti sta costruendo tre blocchi di appartamenti per una cooperativa di ciechi che fanno mattoni: Il Direttivo ha approvato il finanziamento di un blocco per 15.000 euro.
Forlì: per le case-famiglia per anziani e/o disabili “Mamma Speranza” di don Pierluigi Boscherini: deliberati 5.000 euro.
Fondo Annalena: dopo un a ulteriore verifica il Direttvio decide in accordo con la famiglia Tonelli di indirizzare i fondi per le opere di Annalena, inizialmente destinati a Wajir in Kenya, verso la creazione di borse di studio per operatori sanitari e educatori che possano stare al fianco delle persone in difficoltà (sordomuti, ciechi, malati, bambini abbandonati). (ved. articolo)
Niger: donati 5.000 euro per un primo intervento di emergenza nella grave carestia che affligge il paese, tramite i frati della diocesi di Njamey.
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SONO VENUTI A TROVARCI AL COMITATO
ANDREA FRANCIA, che ha realizzato ad Esquipulas (Guatemala) un bellissimo progetto: la “Ciudad de la Felicidad” (città della felicità) per il recupero dei bambini tolti dalla strada.
SUOR MONICA DA DALT, che opera attualmente in Etiopia nella zona di Wasserà; qui le necessità sono tante: materiali per strutture sanitarie, un pozzo, la ristrutturazione di una vecchia scuola in cui studiano ben 450 bambini, e molto altro per le tante situazioni di povertà locali. Ha presentato le borse di studio che il Comitato ha deciso di sostenere col fondo di Annalena (ved. articolo)
PADRE SAMUELE FATTINI: di Chimbote (Perù), una città che, per la urbanizzazione di questi ultimi anni, è diventata una immensa baraccopoli nella quale i problemi, specie per i giovani5, sono immensi Presenterà al Comitato un progetto per una scuola.
MONS. JOSEPH ARSHAD, Vescovo di Faisalabad (Pakistan) che ha parlato delle difficili condizioni della diocesi, che mantiene 30 scuole per i più poveri. Manderà un progetto.
MONS. JAIME VILLAROEL, Vescovo della diocesi di Carupano (Venezuela) presso la quale svolge la sua missione il forlivese don Marcello Vandi. Ha presentato alcuni progetti su cui il Direttivo ha chiesto maggiori dettagli.
DON MARCELLO SIGNORETTI, da Soddo Wolayta (Etiopia) che ha presentato un progetto per l’autonomia economica di una cooperativa di ciechi, che il Direttivo ha deciso di sostenere.
- STEFANO CENERINI cinquantenne medico missionario col quale il Comitato collabora da diversi anni, soprattutto per la fornitura di farmaci e materiale sanitario e per la realizzazione dell’impianto di illuminazione del villaggio di Homa in Etiopia. Ci ha parlato anche di un suo programma che consiste nel donare a famiglie bisognose una mucca in comodato d’uso.
La mucca, che i riceventi non possono né vendere né uccidere, costituisce una preziosa fonte di sostegno per quelle famiglie. Ha già assegnato più di 350 mucche e i risultati sono più che buoni.
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UNA STORIELLA EDIFICANTE
Un eremita si era messo in testa di incontrare Gesù Cristo in persona e pregava intensamente per questo.
Un giorno un angelo di disse che avrebbe potuto incontrare Cristo sulla montagna lì accanto. Si avviò sul sentiero, incontrò un uomo caduto fra i rovi che gli chiese aiuto, ma lui proseguì dicendo: “Non posso, ho fretta, devo incontrare Cristo”; più avanti trovò una donna con un figlio malato che chiedeva soccorso, e proseguì, poi più oltre vide un vecchietto sfinito che implorava un po’ d’acqua; anche qui proseguì perché “doveva incontrare Cristo”.
Giunto in cima non trovò nessuno e stava per indignarsi con Gesù perché aveva mancato all’appuntamento, ma vide un foglio con su scritto: “Non sono qui, ma sul sentiero mi hai incontrato tre volte e non mi hai riconosciuto”.
RIDIAMO DAL MEDICO
— Uno scheletro non si sente tanto bene e va dal medico; appena si presenta, il dottore, ancor prima di sentirlo, gli dice: “Ma caro signore, doveva venire prima!”
— Un medico, dal giudice per un caso di un paziente deceduto: “Signor giudice, non l’ho fatto apposta, mentre lo visitavo gli ho detto: ‘trattenga il respiro’ poi mi sono dimenticato di dirgli: ‘ora respiri”.
— Il medico ad un paziente: “Con questi sintomi poteva venire prima da me a farsi visitare”, ed il paziente: “Sa, dottore, non sono venuto perché non stavo bene”.