A soli due mesi dall’inaugurazione del Centro di Caldarola intitolato ad Annalena Tonelli, il Comitato è di nuovo impegnato a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma. La costruzione di Caldarola, prima ed al momento unica del genere nella zona, opera a pieno ritmo e non riesce a corrispondere a tutte le richieste di utilizzo sociale che pervengono. Il costo finale dell’opera è risultato di Euro 264.622 a fronte di c.ca € 330.000 raccolti con la pubblica sottoscrizione. Il Comitato ha pertanto deliberato di destinare la somma di Euro 67.000 all’acquisto di una “terna”, macchina polifunzionale dalle sembianze di un trattore che fra l’altro consentirà al Comune di Castelsantangelo sul Nera, distrutto dalle scosse del 26 e 30 Ottobre 2016, di rimuovere le ingenti macerie e tenere libera dalle abbondanti nevicate invernali la strada che si inerpica fino agli 800 metri del piccolo paese. Sabato 8 Novembre partecipando ad un convegno sulla ricostruzione organizzato proprio a Castelsantangelo, alcuni rappresentanti del Comitato hanno consegnato al Sindaco Mauro Falcucci la lettera relativa alla donazione della “terna” New Holland acquistata presso la Ditta La Commerciale Agricola spa di Forlì che si è mostrata particolarmente sensibile nei confronti della popolazione colpita dal terremoto. Il Comitato confida di poter consegnare il mezzo entro il prossimo Natale.
Il racconto della giornata:
Una giornata impegnativa ma festosa: così i tre ambasciatori del Comitato immaginavano il loro 11 novembre quando alle 5,30 del mattino erano entrati in autostrada. Una levataccia, 600 Km da percorrere e positivi ricordi da portare a casa.
Una carrambata avevano organizzato, curando anche i minimi particolari: nessuno li avrebbe aspettati, nessuno doveva conoscere il motivo della loro presenza.
Esaurito il progetto di Caldarola con la donazione del Centro polifunzionale Annalena Tonelli, (che, essendo unico nell’intera zona, non riesce ad assecondare tutte le richieste di utilizzo,) il Comitato venerdì 8 Novembre aveva destinato i 65.000 Euro, residuo della sottoscrizione pro terremoto, al paesino di Castelsantangelo sul Nera
Si sentiva in debito il Comitato verso quegli amici di montagna che aveva incontrato a metà ottobre 2016 ; con il Sindaco Mauro Falcucci si era istaurato un rapporto di simpatia e affettuosa amicizia e il contributo del Comitato alla ricostruzione della Casa di riposo “Paparelli”, orgoglio del paese e fonte di lavoro per oltre 30 famiglie, sembrava cosa fatta.
Poi… le terribili scosse del 26 e 30 ottobre, la quasi totale distruzione e la decisione della Fondazione della Comunità Bresciana, principale finanziatrice, di abbandonare il progetto.
Cambiarono gli obiettivi : nacque l’ipotesi Caldarola.
Una telefonata nei primi giorni di novembre aveva recuperato il rapporto : Mauro aveva compreso la situazione, anche se la delusione di avere dovuto rinunciare alla Casa di Riposo permaneva. Nessuna opportunità tuttavia va tralasciata in situazioni di assoluto bisogno così, mentre lamentava le tante promesse andate deluse, le urgenti necessità , il Sindaco accennava ad una “terna”, macchina polifunzionale,“anche usata”, in sostituzione del trattore recentemente distrutto da un incendio.
Nessun commento, nessun impegno, una intensa settimana di ricerca, la definizione dell’acquisto proprio alla vigilia del Convegno sulla ricostruzione indetto a Castelsantangelo e via…
Il Convegno ospita illustri docenti che sanno tutto sui terremoti: il perché, il come ed anche il probabile quando, ma ciò non basta. Ci sarebbe voluta la prevenzione, ora si può solo pensare alla ricostruzione. E’ la volta delle Istituzioni che hanno l’ impossibile compito di giustificare i ritardi, le mancanze e soprattutto di restituire ai senza tetto quella fiducia che è venuta a mancare.
Anche Mauro, pur nel rispetto formale, interviene denunciando con decisione i problemi e le difficoltà affrontate nell’ultimo anno e la necessità di agire con rapidità per scongiurare l’abbandono definitivo di queste zone montane . L’uomo appare provato ma non demorde: è il condottiero al quale si aggrappano le residue speranze dei suoi.
Il Comitato si fa avanti e consegna la lettera chiusa: il Sindaco non sa nulla; forse immagina che “il regalino” sia di qualche centinaio di Euro, poi legge, si ferma, riprende, si commuove e abbraccia tutti. Un lungo applauso coinvolge i tre “Re Magi” e torna il sorriso.
L’altra Italia, quella dei volontari ancora una volta ha dato l’esempio.
Nel centro storico non si entra: le macerie sono ancora là a testimoniare che il tempo pare essersi fermato: la Paparelli già lesionata il 24 agosto è un cumulo di sassi che le erbacce cercano di nascondere. La strada attraversa la periferia di Visso fra barriere che delimitano quel che resta delle case diroccate. I tre moschettieri si fanno silenziosi: ci vorranno migliaia di “terne” per ridare vita a questi luoghi.
Forlì 15 Novembre 2017 Sergio Carrea